sommario
All’interno dell’Operazione Strabone – mappare le Terre della Regina, dopo la presentazione della traccia integrale invernale e lo studio dei Ponti Acea a Magliana Vecchia, accendiamo i riflettori sul “Passaggio al 704” proposto da Simone Relandini in riva sinistra, tra Marconi e TorDiValle, in vista del cantiere sul Viadotto della Magliana.
Chiusura Viadotto Magliana
“Partirà lunedì 11 gennaio la seconda fase dei lavori di manutenzione straordinaria del Ponte della Magliana.“ (da RomaToday)
I lavori potrebbero durare fino a marzo.
Il viadotto della Magliana è fondamentale per garantire la continuità dell’ultima tappa della Futura Regina Ciclovia Tiberina, che qui passa sul relativo marciapiede.
(il passaggio sul viadotto, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
La variante proposta risulta strategica anche per dare una prima risposta alla “Strozzatura Magliana”, uno dei problemi più evidenziati nel sondaggio popolare Top5.
Strozzatura Magliana
La strozzatura Magliana è il tratto della ciclabile che va da Ponte Marconi a via del Cappellaccio, lungo il quale una serie di blocchi psicologici scoraggiano il ciclista da proseguire in direzione Eur/mare. In particolare:
- Semaforo Ponte Marconi (con una sequenza interminabile di attraversamenti semaforici)
- Tratto via della Magliana: la ciclabile qui si restringe sul minuscolo e disconnesso marciapiede che corre a fianco della sede stradale
- Sottopasso Viadotto della Magliana e corridoio fino a via del Cappellaccio: una zona di profondo degrado, soggetta a discariche abusive di ogni tipo (emblematico il post di un padre che si è trovato a passare di là)
(la ciclabile nel passaggio sotto il Viadotto, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
Monitoraggio passaggi ciclabile Tevere
La ciclabile lungo Tevere, con i suoi 33km da GRA a GRA e l’espansione di altri 22 verso Fiumicino, rappresenta un asse di mobilità e di svago unico nel panorama romano. Lo dimostrano i dati dei passaggi registrati nei vari tratti dalle centraline della Operazione Euclide.
In particolare:
- Il tratto ciclabile a valle del viadotto della Magliana (altezza Ponte Romano), nel mese di maggio 2020 contava una media di 824 passaggio giornalieri, con un picco di 1800 nei festivi (il report dedicato).
- Il tratto a monte della Magliana (altezza Ponte Sublicio) a novembre 2020 ha registrato un picco di oltre 2500 passaggi nei festivi, e una media giornaliera intorno a 1000 (il report dedicato).
> Le registrazioni dei passaggi di bici, runner, camminanti, .... ad opera delle centraline della Costellazione Regina sono sulla pagina dell'Operazione Euclide segue...
Percorso alternativo “Passaggio al 704”
Al fine di garantire un corridoio ciclabile alternativo durante il cantiere, per evitare l’attuale passaggio sul marciapiede del viadotto della Magliana (dove passa la ciclabile Tevere), Simone Relandini propone un percorso in sponda sinistra.
La variante lascia la ciclabile Tevere a Ponte Marconi e termina a Via del Cappellaccio, dove si ricongiunge alla ciclabile esistente. Il suddetto percorso sembra interessare solo terreni demaniali o di proprietà del Comune di Roma.
- Ciclabile lungo Tevere (linea marrone)
- Viadotto della Magliana
- Percorso di avvicinamento lungo Viale Marconi (linea blu) o in alternativa la parallela del lungotevere Dante (che segue la curva del fiume)
- Ingresso nord Sporting Club Ostiense (via dei Cocchieri)
- Percorso alternativo in sponda sinistra (linea rossa)
- Ingresso sud Sporting Club Ostiense (Via del Mare)
- Inferriata perimetrale (oltra la quale si intravede la strada sterrata)
Il Video Youtube della variante
Il video girato da Simone lungo il percorso alternativo. Si ferma davanti all’inferriata. Oltre, la stradina bianca che permetterebbe di raggiungere via del Cappellaccio evitando la Via del Mare.
Criticità
Attraversamento Circolo Sportivo
Affinchè il corridoio alternativo in sponda sinistra sia percorribile dalle biciclette, è necessario però trovare un accordo con il circolo sportivo “Sporting Club Ostiense”, che viene attraversato da parte a parte. La variante proposta, infatti, entra all’ingresso nord del Circolo (nei pressi di via Cocchieri) ed esce oltre l’ ingresso sud, ai confini del terreno in concessione al Circolo, non lontano da Via del Cappellaccio.
Il circolo sembrerebbe avere il terreno in concessione (come risulterebbe confermato da un cartello con scritto “Impianto Sportivo di proprietà di Roma Capitale – Concessionario Sporting Club Ostiense” guardando le immagini di Google Street View relativamente all’accesso su via del Mare ).
Gli orari di apertura del circolo sportivo nel periodo invernale (estratti dal sito ufficiale ) sembrerebbero compatibili (eccetto la domenica, che chiude all’ora di pranzo)
Uscita sud pericolosa
L’uscita sul lato sud del circolo sportivo è però proibitiva per i ciclisti, perché il cancello carrabile si immette direttamente sulla pericolosissima Via del Mare.
L’alternativa proposta da Simone prosegue quindi all’interno del Circolo Sportivo, per arrivare al confine inferiore (punto 1 in figura), in corrispondenza della stradina bianca dall’altra parte della recinzione (punto 2).
Se il circolo realizzasse un ingresso in quel punto, si potrebbe proseguire lungo la suddetta strada bianca (che corre parallela alla via al Mare, punto 3 in figura), e quindi pedalare fino alla ciclabile, riprendendola a via del Cappellaccio.
La recinzione davanti alla strada bianca, sul perimetro del terreno in concessione al circolo
Report pdf
Il report riassuntivo realizzato in pdf è scaricabile qui.
Per approfondire
Simone Relandini srelandini@hotmail.com – profilo komoot
Extra
Cantiere Elettrodotto Terna
“Nell’ambito del Riassetto area metropolitana di Roma, nell’ottica di migliorare la continuità e la qualità del servizio dell’area e per poter far fronte all’aumento di domanda
di energia elettrica conseguente ad uno sviluppo sia commerciale sia residenziale, sono previste alcune opere finalizzate al miglioramento della sicurezza del sistema, tra cui la
ricostruzione dei collegamenti a 150 kV tra la stazione di Roma Sud e la stazione ACEA Laurentina e la ricostruzione dei cavi RTN 150 kV interni alla città di Roma, compresi tra le Stazioni Acea Laurentina e Nomentana, data la ridotta portata di quelli esistenti.
(le foto di Simone Relandini)
Il tratto in cavo “CP Villa Borghese-CP Ostiense”, di lunghezza pari a circa 6,7 km, presenta difficoltà di tipo archeologico e antropologico, dato l’interessamento di viabilità centrali ad alta frequentazione e zone centrali, di alto pregio storico e architettonico (e.g. Porta del Popolo, Lungotevere, numerosi ponti romani sul
Fiume Tevere, Quartiere Testaccio).” (estratto dalla scheda di progetto Terna)
Qua la zampa
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(la strozzatura a via della Magliana, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )