sommario
La Roccaccia di Titignano: una terrazza mozzafiato dove ammirare il Tevere che serpeggia nelle Gole del Forello prima di tuffarsi nel lago di Corbara.
“Risalire quel fiume era come compiere un viaggio indietro nel tempo,
ai primordi del mondo,
quando la vegetazione spadroneggiava sulla terra
e i grandi alberi erano sovrani.
Un corso d’acqua vuoto, un silenzio assoluto, una foresta impenetrabile;
l’aria calda, spessa, greve, immota.”
(“Cuore di Tenebra” – J.Conrad)
Tramonti alla Roccaccia
All’interno dell’Operazione Patronus, dell’Operazione Strabone e delle Divagazioni Tiberine, dopo la Perduta Via dei Due Mondi, una pagina dedicata alla Roccaccia di Titignano lungo la quarta tappa della Futura Regina Ciclovia Tiberina. Una terrazza mozzafiato dove ammirare il Tevere che serpeggia nelle Gole del Forello prima di tuffarsi nel lago di Corbara.
(tramonto alla Roccaccia, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
Fotoracconto
“Quel dio, chiunque fosse, prima agglomerò la terra in un grande globo, perché fosse uniforme in ogni parte; poi ordinò ai flutti, gonfiati dall’impeto dei venti, di espandersi a cingere le coste lungo la terra. E aggiunse fonti, stagni immensi e laghi; strinse tra le rive tortuose le correnti dei fiumi, che secondo il percorso scompaiono sottoterra o arrivano al mare e, raccolti in quella più ampia distesa, invece che sugli argini, s’infrangono sulle scogliere.” (“Le metamorfosi, Ovidio)
Traccia GPS
Il percorso lascia la quarta Tappa della futura Regina Ciclovia Tiberina lungo l’Orvietana, per inoltrarsi in direzione Gole del Forello su una strada bianca (foto360). Dopo neanche 4 km si raggiunge il borgo di Titignano, convertito in un lussuoso resort. L’affaccio dalla Terrazza restituisce un primo assaggio del panorama sul Tevere, quando si immette nel Lago di Corbara (foto360). Si prosegue per la sterrata (foto360), con una discesa che aumenta bruscamente la pendenza. Fare molto attenzione al fondo insidioso. Si consiglia di scendere dalla bici. Lasciandosi alle spalle il borgo, si incontrano antichi ruderi (foto360) e affacci sulla vallata verso Todi (foto360). Al termine dei sette chilometri, e con l’aiuto della traccia GPS, si raggiunge la Roccaccia. Il resto è stupore senza parole che vengono in soccorso (foto360).
Timelapse
Un minuto per riassumere un tramonto alla Roccaccia.
Sì, avrei potuto andare altrove
Non dar fuoco a ogni emozione
Affezionarmi ad un cliché
Ma sei la vita che ora ho scelto
E di questo non mi pento
Neanche quando si alza il ventoChe vita meravigliosa, Diodato
Consigli e raccomandazioni
Il percorso è limitato a cicloturisti navigati, tanto più che partendo da Orvieto o da Todi, comunque si dovranno affrontare decine di km di salita senza poter fare affidamento su punti di ristoro aperti. Il fondo sconnesso e le brusche pendenze degli ultimi km non aiutano.
In alternativa, si può raggiungere il Castello di Titignano in macchina, parcheggiare lì e proseguire a piedi per circa un’ora. Obbligatori calzature adeguate, scorte d’acqua e viveri, esperienza su sentieri di montagna non segnalati.
> Tutte le info su questo sito ed altrove non sono verità assolute. Non ti avventurare! Le Terre della Regina, immaginate dal basso a ZERO budget, meritano attenzione, rispetto, consapevolezza. Consigli, note, raccomandazioni, scarico di responsabilità nella pagina dedicata. Leggile attentamente. Impiega cinque minuti ora, per risparmiare sventure e contrattempi dopo. segue...
Extra
Lago di Corbara
> La meraviglia dimenticata del lago di Corbara, nato dallo sbarramento del Tevere, nel parco fluviale umbro. Raggiungibile in treno+bici da Roma .... segue...
Tappa 4: da Todi ad Alviano
La quarta tappa della futura Regina Ciclovia Tiberina costeggia i laghi di Corbara e Alviano alternando asfalto e strade bianche. Parte da Todi ed arriva ad Alviano dopo 55km, attraversando il Parco Fluviale del Tevere. segue…
Gole del Forello
Una giornata in acqua per esplorare il Tevere nella meraviglia delle Gole del Forello. segue…
Divagazioni tiberine
> Dal giro del Trasimeno alla Randonnee delle Regine, dal Grande Anello della Spiga o quello dell'Acqua, tutte le divagazioni per avvicinarsi al Tevere o, al contrario, sconfinare nei territori circostanti. segue...
ITALIADIMEZZO
Si ringrazia Fabrizio BilloBilli di “ITALIADIMEZZO “, per aver acceso la nostra fantasia nel lontano novembre 2020!
Il mistero del centro visite
In un territorio disseminato di sbiaditi cartelli che evocano un fantomatico “Parco Fluviale del Tevere”, là dove la sensazione prevalente è di abbandono, fa un certo effetto imbattersi nel pomposo pannello “centro servizi” al borgo di Titignano. Tanto più che quando chiedi informazioni, ti rispondono che non esiste più… sembra che la struttura, nel frattempo, sia stata riconvertita ad uso foresteria, arricchendo l’offerta di camere del lussuoso resort asso piglia tutto.
Qua la zampa
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(la Roccaccia di Titignano in cima al promontorio, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
“Era diventato un luogo di tenebra. Ma c’era in esso soprattutto un fiume, un gran fiume possente, che si poteva vedere sulla carta, simile ad un enorme serpente srotolato, la testa nel mare, il corpo in riposo le cui anse si snodavano lontano su una vasta regione, e la coda era perduta nelle profondità di quel territorio.” (“Cuore di tenebra”, J.Conrad)