Scendere il fiume nello scenario onirico della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, l’avventura selvaggia in packraft, canoa, sup, waterbike…. per conoscere il Tevere e il suo mondo acquatico.
sommario
Cuore di Tevere
All’interno dell’Operazione Patronus – racconti dal basso e delle Discese del Tevere, nello scenario onirico della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, l’avventura selvaggia in packraft, canoa, sup, waterbike…. per conoscere il fiume e il suo mondo acquatico.
Fotoracconto
(Le foto della quinta edizione di Cuore di Tevere)
Traccia GPS
Le discese Cuore di Tevere si concentrano nel tratto terminale del fiume, da Parco Leonardo FS fino alla darsena di Fiumicino. Anzichè seguire il fiume lungo la fiumara grande (con la foce a Ostia) passano quindi nella meraviglia della fossa traianea.
Note
Le discese Cuore di Tevere si concentrano nel tratto terminale del fiume, da Parco Leonardo FS fino alla darsena di Fiumicino. Anzichè seguire il fiume lungo la fiumara grande (con la foce a Ostia) passano quindi nella meraviglia della fossa traianea (foto360).
Si privilegiano natanti gonfiabili (sup, packraft, ….) per minimizzare la logistica.
Prendere quanto segue con le pinze. Si consiglia vivamente di fare un sopralluogo preventivo per valutare autonomamente ogni aspetto.
- bar/bagno: “Caffetteria la Piazzetta” a Parco Leonardo. Verificare anticipatamente gli orari di apertura. (al punto di imbarco non c’è nulla, solo natura)
- avvicinarsi al punto di imbarco
- con automobile (https://goo.gl/maps/R14iLj5iFqnoC4P39 ) solo per scaricare l’attrezzatura
Parcheggiate fuori dal cancello verde, NON arrivate con la macchina fino al punto di imbarco (nella Riserva non si può entrare con le macchine) foto 360 - con Bus Cotral fermata “Via Portuense 1983 – codice f11019“
- con automobile (https://goo.gl/maps/R14iLj5iFqnoC4P39 ) solo per scaricare l’attrezzatura
- gonfiare i natanti nella piazzola (foto 360) nei pressi del punto di imbarco in acqua (a 50 metri dal parcheggio temporaneo) tutto quello che non vi serve (es: vestiti di ricambio) metteteli nelle macchine che andrete a parcheggiare a Fiumicino
- tutti gli autisti insieme vanno a parcheggiare a Fiumicino (tutte le macchine tranne una) in una delle tante stradine
- gli autisti tornano al punto di imbarco con una sola macchina e parcheggiano nei pressi di Parco Leonardo (dal parcheggio al punto di imbarco, seguire la pista ciclabile per 500 metri)
- Punto di discesa in acqua (imbarco)
- CONSIGLIATO: una piccola spiaggetta in cemento permette di scendere in acqua senza tanti sbattimenti (foto360, foto360), sperando che la laguna della barriera acchiappaplastica non sia colma di detriti.
- EXTRA ( https://goo.gl/maps/RtZtyMFUoHp7ZRus7 ) distante circa 500 metri dal punto di avvicinamento in auto. Si scende dalla sponda individuando il varco meno difficoltoso (non c’è un molo attrezzato).
- discesa in acqua:
- tempi di percorrenza non sono inferiori alle tre ore. Il percorso in acqua è lungo circa 8 km, con corrente bassa o nulla. In caso di vento avverso le difficoltà non possono che aumentare.
- muta: non ci sono rapide, ma se si cade in acqua, si rimane bagnati fino a Fiumicino. Non c’è modo di uscire dall’acqua: la vegetazione lungo le sponde impedisce risalite intermedie
- salvagente obbligatorio
- Punto di arrivo a Fiumicino A monte o a valle del ponte del 2 giugno. Si cerca un approdo tra le varie imbarcazioni ormeggiate, sfruttando le scalette di risalita (foto) posizionate in più riprese lungo la darsena
- ritorno con trasporti pubblici: servizio Cotral da “Eur Magliana Metro B” Orari e fermate su APP Moovit e Cotral; fermata Cotral a Fiumicino (direzione Roma) “Fiumicino via Torre Clementina Codice: f11054“
Raccomandazioni
- FEDERAZIONI DI CATEGORIA: riferirsi alle federazioni di categoria per ogni valutazione (preventiva e non) circa prerequisiti, allenamento, attrezzatura, competenze, ….
- ESPERIENZA: La partecipazione è aperta a tutti coloro che hanno già esperienza nell’ambito delle discese fluviali selvagge. Ogni partecipante deve essere autonomo e responsabile di se stesso dall’inizio alla fine.
- NO FACILITAZIONI: Assenza di qualsiasi facilitazione lungo il percorso (navetta, molo attrezzato, attracco agevole, natante di appoggio, punti ristoro, … NIENTE DI NIENTE).
- NO VIE DI FUGA: Una volta in acqua non ci sono vie di fuga.
- NO COPERTURA ASSICURATIVA: Nessuna copertura assicurativa. Chi si aggrega lo fa a suo rischio e pericolo. Coinvolgere un amico fidato già esperto.
- GRUPPO INFORMALE: Il gruppo è composto da semplici cittadini senza alcun titolo. Assenza di istruttori qualificati, operatori del soccorso ed ogni altra figura specialistica.
> La discesa in acqua non può essere improvvisata. Il fiume può essere insidioso. Le esplorazioni e gli eventi presentati in questo sito presuppongono la padronanza del mezzo, la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del territorio coinvolto, la supervisione di squadre di sicurezza... segue...
> Tutte le info su questo sito ed altrove non sono verità assolute. Non ti avventurare! Le Terre della Regina, immaginate dal basso a ZERO budget, meritano attenzione, rispetto, consapevolezza. Consigli, note, raccomandazioni, scarico di responsabilità nella pagina dedicata. Leggile attentamente. Impiega cinque minuti ora, per risparmiare sventure e contrattempi dopo. segue...
Tour 360
Il tour virtuale che riassume il sesto Cuore di Tevere (vedi anche il tour virtuale della quinta edizione):
> La collezione dei tour360 per immergersi nei luoghi.... dal sofà di casa vostra segue...
«Il vecchio fiume in quell’ampio tratto terminale riposava quieto, nel morire del giorno, dopo secoli di buon servizio reso alla razza che popolava le sue rive, disteso nella tranquilla dignità di via navigabile che porta agli estremi confini del mondo. Noi guardavamo quel fiume venerabile non nella vivacità di un breve giorno che viene e passa per sempre, ma nella luce augusta delle memorie durature.» (“Cuore di tenebre”, J.Conrad)
(Fiumicino Paddling Festival, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
Iniziative
- 1.11.2017: CdT1 segue…
- 11.11.2018: CdT2 segue…
- 30.12.2018: CdT3 segue…
- 24.3.2019: Festa della Scafa segue…
- 22.2.2020: CdT5 segue…
- 21.6.2020: Anello della Scafa segue…
- 29.1.2022: CdT 6 segue…
- 19.6.2022: Fiumicino Paddling Festival segue….
Cuore di Tevere nasce a novembre 2017, con la pagaiata in solitaria di Andrea Bancale sul suo packraft (e bici pieghevole al seguito). La leggenda narra che l’amico che doveva partecipare alla fine rinunciò, spingendolo da solo al cospetto del Padre Tiberino. Il gruppo che lo seguiva in bici lungo la Via al Mare poteva ben poco, perchè i contatti visivi lungo il tratto sono rari.
Non venne inghiottito dalle tenebre, anzi, arrivò a Fiumicino sano e salvo. Da allora, ci sono state altri “Cuore di Tevere” con nuovi partecipanti. In packraft, canoa, sup, waterbike…. i natanti gonfiabili semplificano la logistica, permettendo di godere la meraviglia di questo tratto di fiume senza troppi sbattimenti.
“Che cercassero l’oro o che inseguissero la gloria, tutti avevano disceso quelle acque, portando la spada e spesso la fiaccola, messaggeri della potenza di quella terra, depositari di una scintilla del fuoco sacro. Quale grandezza non aveva fluttuato sulla corrente di quel fiume verso il mistero di un mondo sconosciuto!… Sogni di uomini, semi di comunità, germi di imperi!” (“Cuore di tenebra”, Joseph Conrad)
Videoracconti
“Sei ancora quello
della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo.”
(Salvatore Quasimodo)
> Il set dei cortometraggi per raccontare la magia del fiume. Bici, gommone, canoa, packraft, unicorno, .... Quanti modi di vivere il Tevere e i suoi territori? La collezione completa è disponibile sul canale gattesco dedicato segue...
“Immaginatevelo qui – agli estremi confini del mondo, con un mare color del piombo, un cielo color del fumo, una specie di nave rigida più o meno come una fisarmonica – che risale
questo fiume per portare rifornimenti, ordini, o quel che vi pare. Banchi di sabbia, paludi, foreste, selvaggi; quasi niente da mangiare che fosse adatto a un uomo civile e nient’altro che acqua del Tamigi da bere. Niente vino di Falerno, qui, niente passeggiate a terra.
Qua e là un accampamento militare perduto nella solitudine selvaggia come un ago in un pagliaio – freddo, nebbia, tempeste, malattie, esilio, morte – una morte annidata nell’aria, nell’acqua, nella boscaglia. Dovevano morire come mosche, qui. Ma sì – lui ce la fece. E anche molto bene, senza dubbio, e senza nemmeno pensarci troppo, se non forse più tardi, per vantarsi di quel che aveva passato ai suoi tempi.
Erano abbastanza uomini da affrontare le tenebre. E forse lui si faceva animo tenendo d’occhio la possibilità di una promozione alla flotta di Ravenna, di lì a poco, se aveva a Roma dei validi amici, e se fosse sopravvissuto al clima terribile. Oppure pensate a un dignitoso giovane cittadino in toga – forse, si sa, un po’ troppo dedito ai dadi – venuto qui al seguito di qualche prefetto, o raccoglitore di imposte, o mercante magari, per rabberciare le proprie fortune.
Sbarcare in un pantano, marciare attraverso i boschi e, in un posto sperduto dell’interno, sentire che la natura selvaggia, tutto quello che ci può essere di più selvaggio, s’è richiuso attorno a lui; tutta quella misteriosa vita selvatica che si agita nella foresta, nella giungla, nel cuore dei selvaggi. Non c’è iniziazione a misteri del genere. Deve vivere nel mezzo dell’incomprensibile, che è anche detestabile. E per di più, tutto ciò ha un certo fascino, che a poco a poco agisce su di lui. Il fascino dell’abominevole, sapete. Immaginate i rimpianti che crescono, il desiderio di fuga, il disgusto impotente, la resa, l’odio.” (“Cuore di tenebra”, Joseph Conrad)
Extra
Riserva del litorale
> La Riserva Naturale Statale Litorale Romano abbraccia un territorio di 15.900 ettari che si estende sulla costa, dalla marina di Palidoro a Nord fino alla spiaggia di Capocotta a Sud. segue...
Gole del Forello
Come Conrad racconta della lenta risalita verso un mondo sconosciuto, anche il Tevere, lasciata la riserva del litorale romano in direzione delle sorgenti, vanta angoli ancora più selvaggi e tenebrosi.
Appena prima del lago di Corbara, si innalza infatti la cornice spettacolare delle Gole del Forello. Se il Tevere ha un cuore… deve battere necessariamente in questi meandri misteriosi. segue…
Qua la zampa
>Le Terre della Regina invocano la partecipazione di tutti noi. Condividi le tue visioni, seguici nelle giornate in calendario, aiutaci a portare avanti i progetti di recupero e diffusione della futura Regina Ciclovia Fluviale, il percorso verde lungo il Tevere (ma prima leggi le raccomandazioni a terra e in acqua).
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Lascia che torni il vento
E con il vento la tempesta
E fa che non sia per sempre
Questo tempo che ci restaLascia che torni il vento
E dentro al vento la stagione
Di quando tutto appassirà
Per chi bestemmia le parole(Gianmaria Testa)