Regina Ciclarum

La seconda tappa della futura Regina Ciclovia Tiberina, 67km da Città di Castello a Perugia Ponte S.Giovanni. Un percorso per staccare la spina ed avvicinarsi ad un fiume irriconoscibile.

Tappa2: C.Castello – Perugia

All’interno dell’Operazione Strabone –  mappare le Terre della Regina, la seconda tappa della futura Regina Ciclovia Tiberina, 67km da Città di Castello a Perugia Ponte S.Giovanni. Un percorso per staccare la spina ed avvicinarsi ad un fiume irriconoscibile: il Tevere che scende dalle montagne con la sua presenza cristallina. Un percorso prevalentemente su sterrato e strade secondarie, immerso nel verde dell’Umbria, tra borghi e campagne, boschi e radure, spiagge e sentieri.

> 8+1 tappe seguendo il Marecchia e il Tevere lungo la "Perduta Via dei 2 Mondi":
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NON improvvisate. Leggere attentamente descrizione e raccomandazioni per ogni tappa!

Fotoracconto

Alcuni scatti pedalando lungo la II tappa.

(foto anche su Instagram #12e13ago19regina #ReginaCiclarum )

Traccia GPS

(traccia disponibile su WikilocRidewithgps e Komoot)

> ATTENZIONE:

  • prima di tutto leggere attentamente le raccomandazioni raccolte in questa pagina e quelle generali. . Non vi avventurate!!!!
  • nella pagina "orientamento" trovate la traccia integrale con la variante invernale, per evitare i tratti a rischio fango
  • se non avete dimestichezza con le tracce gps, potete usare il vostro cellulare. segue...

Descrizione

La seconda tappa della futura Regina Ciclovia parte da Città di Castello costeggiando il Tevere su una strada sterrata che ci accompagnerà quasi ininterrottamente per i primi 20 km. Ad esclusione della stagione estiva, si potrebbero incontrare zone fangose, evitabili con la traccia invernale. Per i successivi 7 km,  su asfalto,  prestare attenzione ai veicoli. Umbertide, come Città di Castello, è un piacere da visitare. Oltre alla Rocca (foto360), il lungofiume controcorrente (foto360) merita una passeggiata.

Usciti da Umbertide si recupera la sponda destra e pedalando su una silenziosa provinciale si raggiunge al km31 la maestosa Badia di Monte Corona (foto360), la cui cripta a 5 navate si sposa con i silenzi di questa tappa. I successivi 3 km di strada bianca corrono tra il fiume e i campi coltivati (d’inverno di consiglia la variante invernale per evitare il fango). Strade secondarie fino al km42, dove la traccia invernale devia in sponda opposta  per evitare il fango. Con la stagione calda invece si può proseguire in sponda destra per il sentiero, direzione Ponte Pattoli.

Lavori sul sentiero La Bruna (aggiornamento al 9.5.22): MicheleG. segnala lavori sul sentiero da La Bruna a Ponte Pattoli. Consiglia quindi di proseguire sulla strada asfaltata che porta a Resina in sponda sinistra (scavallando quindi il Revere), e da lì, sempre su asfalto, raggiungere Ponte Pattoli per riprendere la traccia estiva.

Il fondo sconnesso in salita impone un tratto a spinta: ci stiamo avventurando sul fianco di una collina boscosa, ai cui piedi si intuisce scorrere il fiume (foto360). Siamo sul “Percorso fluviale Ponte Pattoli”. Fino al km45 lo sterrato è abbastanza accidentato, al termine del quale, c’è finalmente la possibilità di incontrare il Tevere per una sosta (foto360). Dopo un km ricomincia la strada asfaltata (deserta). Il Bar a Ponte Pattoli è una meta assai gradita, specie in piena estate. Al km48 si scavalla in sponda sinistra (o si prosegue a destra nella traccia invernale) e si prosegue lungo il fiume su un comodo sterrato che costeggia le coltivazioni di grano, mais, … (foto360).

Al Km51 si deve salire le ripide scale (foto360) del ponte pedonale che scavalla in sponda opposta (foto360). Continuiamo a pedalare su un piacevole sterrato che passa sotto al ponte di ferro (foto360) della linea ferroviaria  Perugia – Città di Castello (in un viaggio d’altri tempi, foto360). Lo sterrato prosegue quasi fino a Ponte Felcino, dove si scavalca per passare in sponda sinistra (foto360).

Usciti dal paese, inizia il percorso verde che costeggia il fiume fino alla fine della tappa. La pineta iniziale (foto360), la quinta della Torre di Pretola , il ponte ciclopedonale  (foto360)  e gli affacci sul fiume (foto360, foto360, foto360, foto360) rendono questi ultimi km indimenticabili (con la variante invernale che evita il rischio fango). Ponte San Giovanni, al km66, è un capolavoro in legno (foto360) da cui ammirare le acque (foto360). Nei pressi un bar. La stazione FS Perugia P.S.Giovanni è a 1 km (in salita).

Note

  • rischio fango: alcuni tratti sono a rischio fango nei periodi piovosi.
  • 90% sterrato: Escluso in prossimità dei grandi centri abitati, la restante parte del percorso si sviluppa per il 90% su sterrato, attraversando luoghi a bassissima frequentazione.
  • quale bici: i dislivelli sono ridotti al minimo e lo sterrato è generalmente buono, ma comunque impone prudenza. Preferibili MTB con ruote tacchettate.
  • raggiungere Perugia: la tappa finisce a Perugia Ponte S.Giovanni. Chi volesse visitare Perugia deve mettere in conto altri 8 km, dislivello positivo di 300 metri e pendenze con picchi del 10%.

Mangiare e dormire

Fare rifornimento di cibi e bevande nei centri abitati attraversati (vedere waypoint sopra). Alloggi a Città di Castello e Perugia, quest’ultima su una altura, a 8 km di distanza dalla fine della traccia GPS (leggere la nota nel capitolo precedente).

> Dove mangiare e dormire lungo le 1+8 tappe della Perduta Via dei 2 Mondi? segue...



Trasporti pubblici

La tappa si può abbinare ad un weekend da Roma, sfruttando le ferrovie  Trenitalia e BusItalia; trasporto bici da concordare  nella ferrovia locale umbra (evitare gli orari affollati dai pendolari).

Primo giorno

  • treno: Roma -> Perugia Ponte San Giovanni  (la mattina)
  • treno: Perugia Ponte San Giovanni -> Citta’ di Castello (la mattina)
  • bici: Citta’ di Castello -> Umbertide (40km)

Secondo giorno

  • bici: Umbertide -> Perugia Ponte San Giovanni  (40km)
  • treno: Perugia Ponte San Giovanni  -> Roma (pomeriggio)

Raccomandazioni

> Tutte le info su questo sito ed altrove non sono verità assolute. Non ti avventurare! Le Terre della Regina, immaginate dal basso a ZERO budget, meritano attenzione, rispetto, consapevolezza. Consigli, note, raccomandazioni, scarico di responsabilità nella pagina dedicata. Leggile attentamente. Impiega cinque minuti ora, per risparmiare sventure e contrattempi dopo. segue...

GattoKIT

Qualche idea per preparare il proprio viaggio in bici lungo il Tevere.

1+8 tappe

> Per una visione di insieme delle 1+8 tappe della "Perduta Via dei 2 Mondi", da Rimini a Roma Fiumicino lungo i fiumi Marecchia e Tevere, consultare la pagina dedicata all'orientamento segue...

Quale bici, gamba, testa

> Quale bici, testa, gamba nelle pedalate lungo il Tevere? Il percorso da Rimini a Roma Fiumicino è stato individuato con una iniziativa dal basso a ZERO budget, unendo i pochissimi tratti ufficialmente curati dalle amministrazioni. Come attivisti e cicloturisti, abbiamo fatto tesoro di quello che già c’è, dando priorità a strade bianche o asfaltate a basso scorrimento. Ma in oltre 500km gli scenari possono variare sensibilmente. Non partire allo sbaraglio! segue...



Quando partire

> Quando partire per le 8+1 tappe della Perduta Via da Rimini a Roma? Alcuni tratti lungo il percorso sono a rischio fango, segnalati tappa dopo tappa. Per evitarli, si consiglia di partire tra giugno ed ottobre. In alternativa, è disponibile la variante invernale che evita i tratti fangosi sfruttando le strade carrabili. segue...

Partire o non partire

> Una pagina dedicata a tutti coloro che vorrebbero partire alla scoperta della futura Regina Ciclovia Tiberina (o le molteplici divagazioni), ma non sanno… da dove partire. Un passo alla volta, farai tutte le 8+1 tappe da Rimini a Roma Fiumicino? segue...

Passaporto

> Parti all’avventura pedalando da Rimini a Roma Fiumicino le 8+1 tappe della "Perduta Via dei 2 Mondi" lungo Marecchia e Tevere, nel primo Coast to Coast italiano disegnato dai fiumi. Un solo giorno, un weekend o una vacanza intera... decidi tu. Su PassaPortoTevere edizione Verde troverai le informazioni per orientarti. segue...



> Il fiume chiama ma non sai come rispondere? Questo sito e il PassaPorto Tevere ti aiuteranno nel percorso di riavvicinamento. Una mattinata, un giorno, un weekend o una vacanza intera, nel seguente video spieghiamo da dove partire e quali strumenti usare per orientarti, un pedale alla volta.

GattoTest

> Che Gatto sei? PrimiPassi, Vagabondo o Selvaggio, prima di partire compila il questionario e scopri il percorso più vicino a te. Anche se alla fine del test risultasse prematura una vacanza in sella da Rimini a Roma, su questo sito troverai spunti per uscire una mattina, un giorno, un weekend... segue...



 

Condivisioni Social

> Elenco totale dei tag utilizzati nei post su Facebook e Instagram lo trovate nella pagina dedicata ai social gatteschi segue...

Videoracconti

(tre minuti di video per riassumere 70 km )

> Il set dei cortometraggi per raccontare la magia del fiume. Bici, gommone, canoa, packraft, unicorno, .... Quanti modi di vivere il Tevere e i suoi territori? La collezione completa è disponibile sul canale gattesco dedicato segue...

Extra

Discese del Tevere

Chi ha detto che un fiume non si possa vivere? Il Tevere come non lo avete mai visto, seguendo i volontari della Discesa Internazionale del Tevere. segue…

Anello del Trasimeno

la divagazione che lascia il Tevere a Perugia Ponte San Giovanni  per raggiungere il lago. segue…

Città di Castello – Perugia

weekend in bici + treno. Due giorni per staccare la spina ed avvicinarsi ad un fiume irriconoscibile: il Tevere che scende dalle montagne con la sua presenza cristallina. Un percorso su sterrato e strade secondarie immerso nel verde dell’Umbria, tra borghi e campagne, boschi e radure, spiagge e sentieri.  segue…

Opuscolo Umbria

“Cosa rimane a chi si ostina a rivendicare l’accesso alla Terra come bene comune? Sì, lo spazio esiste, ed è immenso, contrariamente a ciò che appare. Ci sono ancora viaggi per Ulisse. L’Appennino non è mai stato così vuoto e il Po così selvaggio. Google maps e la banalizzazione dei flussi fanno sì che non sia mai stato così facile evitare le masse e ritagliarsi spazi propri. Ma la riconquista può avvenire solo a patto di fare del viaggio un atto politico di resistenza, se non di anarchia. A patto di ricominciare da zero, dal pianerottolo di casa nostra, mettendoci consapevolmente contro un mondo che smantella gli spazi di incontro, i giochi, il canto, le fontane, le panchine. ” (Istruzioni per un viaggio perduto” Paolo Rumiz)

> L'opuscolo misterioso che raccoglie le tappe tiberine in Umbria (tutte le pagine qui)

(nei pressi di Ponte Pattoli, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )

Esperienze

Giorgia e Riccardo lungo il Tevere segue…

“Le lacrime e i sospiri degli amanti,
l’inutil tempo che si perde a giuoco,
e l’ozio lungo d’uomini ignoranti,
vani disegni che non han mai loco,
i vani desidèri sono tanti,
che la più parte ingombran di quel loco:
ciò che in somma qua giù perdesti mai,
là su salendo ritrovar potrai.”
(L.ARIOSTO, “Orlando furioso”, Canto XXXIV)

Qua la zampa

>Le Terre della Regina invocano la partecipazione di tutti noi. Condividi le tue visioni, seguici nelle giornate in calendario, aiutaci a portare avanti i progetti di recupero e diffusione della futura Regina Ciclovia Fluviale, il percorso verde lungo il Tevere (ma prima leggi le raccomandazioni a terra e in acqua).

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(Umbertide, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )

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