Dal lontano 1988 ad oggi, il faticoso percorso di consapevolezza per riavvicinarsi al fiume e al mare.
sommario
Storia della via verso il mare
Un breve racconto per provare a ripercorrere la storia del percorso che porta i romani in spiaggia. Dal lontano 1988 ad oggi, il faticoso percorso di consapevolezza per riavvicinarsi al fiume e al mare.
All’interno dell’Operazione Patronus – racconti dal basso e della rubrica sulla memoria, dopo la pagina sui ‘bicincontri’ anni ’80, una retrospettiva per provare a ripercorrere la storia del percorso verde fino al mare, all’interno della Riserva del Litorale Romano.
Che sia per il magnetismo sprigionato dall’orizzonte mare, per la naturale attitudine a dare per scontati i percorsi invece già consolidati…… o più semplicemente la necessità di focalizzare le magre energie…. il nostro sguardo si è inevitabilmente ristretto al tratto tra mezzocammino e Ostia/Fiumicino.
Rimangono colpevolmente in secondo piano i 33km del tratto metropolitano e la meraviglia delle Terre Estreme.
Ben lontani quindi dal voler mettere la parola fine ad una storia lunga 400km e antica come l’uomo, confidiamo – al contrario – in tutti coloro che, innamorati come noi dei territori tiberini, vorranno partecipare a integrare/correggere/ampliare le memorie abbozzate in questa pagina.
Dai buoi ai pedali
I romani e i buoi
Il corridoio verso il mare era strategico già al tempo dei romani, oltre 2000 anni fa. I camminamenti lungo le sponde erano infatti sfruttati per trainare contro corrente il via vai incessante delle chiatte che rifornivano Roma di mercanzie provenienti da tutto l’impero. A tirare le imbarcazioni fino in città erano i buoi (talvolta anche gli uomini), macinando pietra dopo pietra i km che separavano la costa dalla capitale.
Il nome stesso “Mezzocammino” (al confine G.R.A. della ciclabile ufficiale, nei Campi Elisi) deriva dalla posizione geografica: a quel tempo a metà strada fra Roma e la linea di costa. Lì era localizzata una stazione di sosta, per il riposo di chi in due giorni faceva la spola tra i porti sul mare e quelli sul fiume, a Ripa Grande e Ripetta. Così fino alla metà del 1800, quando il traino di bestie e schiavi venne rimpiazzato dai rimorchiatori a vapore. (la risalita contr’acqua)
(i battelli a vapore lungo il Tevere, impegnati nel trasferimento del monolite dedicato a Mussolini)
Venendo ai giorni d’oggi, persone ancora in vita raccontano delle pedalate da bambini, quando da Roma arrivavano in spiaggia inforcando la bici. Gli agricoltori e il consorzio di bonifica, uniti, erano impegnati nella cura di questi luoghi.
Poi i tempi cambiarono, gli interessi si spostarono altrove e la vegetazione riprese il sopravvento. Tutto venne inghiottito nel ricordo. Pedalando lungo l’argine si finiva contro un muro di rovi e canneti, costringendo i pochi ostinati a scartare sulla pericolosa Portuense, che corre al fianco “oltrepassato l’Anaconda continueremo sull’argine destro fino alle prossimità di Ponte Galeria. Qui entreremo nella Portuense per raggiungere il centro commerciale LEONARDO ove faremo un sosta caffè ed altro. Rifocillati proseguiremo lungo la via Portuense fino alla città di Porto e lì decideremo se salire nel cavalcavia per riprendere via della Scafa oppure inoltrarci fino a Fiumicino per scavalcare il ponte mobile e dirigersi verso Ostia” (da OstiaInBici 001a1a)
1988-2004 Bicincontri sul Tevere
Perché si cominci a ragionare di un percorso ciclabile lungo le sponde del Tevere bisogna arrivare al 1988, quando viene pubblicato “Bicincontri nei parchi” del gruppo “Pedale Verde” della Lega per l’ Ambiente del Lazio. All’interno, il progetto di un itinerario da Piazza del Popolo a Castel Giubileo, pavimentato due anni dopo.
Nel 1999 e’ il turno del tratto periferico verso l’Eur, da ponte Sublicio a Mezzocammino. Il percorso centrale viene invece formalizzato nel 2004, quindi pavimentato nel 2009 (da VediRomaInBici 001a1b e OstiaInBici 001a1c). I romani hanno finalmente una signora ciclabile, almeno nello sviluppo chilometrico e negli scenari attraversati.
2005 – La ciclabile arrivera’ a Ostia
Consolidato il tratto metropolitano dentro il GRA, dobbiamo arrivare al 2005 per riuscire a recuperare qualche traccia del percorso fino al mare.
(Veltroni durante l’inaugurazione della ciclabile, dal post di Marco Pierfrancheschi)
In quell’anno partono i sopralluoghi della Regione Lazio “sull’argine sinistro per verificare la fattibilità della pista” e l’allora sindaco di Roma, in occasione dell’inaugurazione di un tratto di pista sul Tevere, annunciava che la pista avrebbe raggiunto Ostia (da OstiaInBici 001a1)
2006 – La ciclabile su tre tratti
Nel 2006 l’allora assessore all’ambiente della Regione Lazio si impegnava nella realizzazione del percorso, ipotizzando raccordi anche con l’Appia Antica e il Parco di Veio. I lavori sarebbero dovuti terminare “entro due anni“.
Prendeva corpo l’idea di una rete ciclabile da sviluppare su tre tratti:
- Quello principale in riva destra fino a Fiumicino (a prolungare il tratto ufficiale già consolidato dentro il raccordo anulare)
- quello da Fiumicino a Ostia
- infine un percorso per risalire fino a Dragona
40Km e un costo stimato in circa 1,5 milioni di Euro, da reperire attraverso un accordo della Regione con i ministeri dell’Ambiente e dell’Economia.
Era forse un compromesso tra l’opportunità’ di puntare sulla sponda meno problematica (la destra, fino a Fiumicino) e quella di garantire comunque una connessione con i popolosi quartieri in riva opposta (la sinistra, fino a Ostia)?
Il 30 maggio 2006 viene “firmato l’accordo quadro tra Regione e Ministero per lo stanziamento dei fondi che serviranno anche alla realizzazione del percorso sino al litorale”. (da Biciroma_001a2)
Di quell’anno rimangono le foto di un sopralluogo, effettuato per verificare il percorso. Gli scatti dovrebbero risultare familiari.
(la chiusa nei pressi dell’Episcopio di Porto, che serve il canale al porto di Traiano, da Biciroma_001b )
Dal basso si chiede chiarezza rispetto alla normativa che regolamenta “l’utilizzo degli argini dei fiumi e dei canali per la mobilità ciclo-pedonale come pure delle fasce di rispetto delle ferrovie rendendo queste aree sempre libere e disponibili al transito ed al controllo”. Si apre inoltre la questione della riva sinistra e della connesione tra le sponde (da OstiaInBici 001c e 001d), mentre le pedalate da Ostia sono costrette a raggiungere TorDiValle con il trenino per poter prendere la ciclabile (da OstiaInBici 001e e 001f).
2007
Passa quasi un anno. A marzo del 2007 sempre alla Regione si ribadisce la volontà di “realizzare 3 lotti: lato sinistro, destro e collegamento Ostia/Fiumicino”. Il finanziamento di 1.750.000 Euro proviene da un Accordo di Programma Quadro stipulato con i Ministeri Ambiente e Sviluppo. L’iter sembrerebbe però bloccato a causa delle concessioni attive sul territorio interessato. (da Roma-ciclabile_002a)
La realizzazione della pista ciclabile rischia di essere compromessa. Per scongiurare la perdita del finanziamento le amministrazioni cominciano a ragionare sulla “realizzazione della pista ciclabile sulla riva destra da Ponte Galeria sino al Porto di Traiano” (da OstiaInBici)
Dal basso viene proposta “una variante che consentirebbe di evitare inutili bracci di ferro con i proprietari e i relativi tempi lunghi per le procedure di esproprio”. Nel tratto d’argine dal GRA a Centro Giano (circa 3/4 km) sono infatti “localizzate due aree che impediscono il passaggio della pista; inoltre il tracciato presenta anche problemi tecnici che necessiterebbero anche di costosi interventi strutturali […] Saltare quindi quel primo tratto proseguendo la pista sul lato destro fino all’altezza di Centro Giano non determinerebbe problemi alle urbanizzazioni sul lato sinistro e consentirebbe di risparmiare risorse per la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale o altro tipo di attraversamento vitale alla messa in comunicazione delle due sponde. […] Nel luogo identificato per il posizionamento della passerella ciclo-pedonale un info-point del parco/bicigrill un luogo d’attrazione e una meta da raggiungere e da visitare e rappresenterebbe un importante elemento per lo sviluppo e la riqualificazione di tutta l’area. Diverrebbe quel punto intermedio sulla dorsale ciclabile tra il centro della città ed il suo mare, farebbe dialogare le due sponde in un’area di grande pregio archeologico-ambientale, dando anche un forte slancio allo sviluppo della mobilità alternativa nel XIII Municipio. Inoltre un nuovo attracco sarebbe un ulteriore punto di attrazione e la navigazione del Tevere ne trarrebbe grandi benefici.” (da OstiaInBici 002a1 e 002a2).
Si invoca inoltre l’attivazione del trasporto bici sulla Roma-Lido (OstiaInBici 002b e 002c)
Il primo giugno 2007 nasce la TevereInBici, controcorrente da Fiumicino al Monte Fumaiolo. “Il Tevere e la sua valle: percorrerlo in bici, in solitaria, in senso contrario e in 3 tappe. Risalire in bicicletta il suo sinuosopercorso tra Lazio, Umbria e Toscana, fino a lambire la Romagna. Ho deciso di partire da Fiumicino (dal piccolo porto), scendere al vecchio faro che resta nel promontorio più prominente a sud dell’isola per poi attraversare il fiume ancor più giù sul ponte Scafa, verso Ostia. La Via Ostiense è l’unica strada possibile per raggiungere Roma e la sua pista ciclabile del lungoTevere. Procedo con molta attenzione, è pericolosa e piena di smog! Peccato che Ostia e Fiumicino non abbiano un collegamento ciclabile con la capitale” (Tevereinbici 002e)
(la partenza dal vecchio faro di Fiumicino, poi la pericolosa via Ostiense)
A luglio una manifestazione parte da Ostia con destinazione Campidoglio “per chiedere che la pista ciclabile sulla Dorsale del Tevere venga realizzata sull’argine sinistro del fiume” (da OstiaInBici 002e2).
In alternativa, viene riproposta la variante “che preveda la creazione di un passerella eco-compatibile per bypassare il tratto bloccato dalle proprietà sul fiume, continuando per un tratto la pista sulla riva destra per poi tornare nel XIII e giungere al mare. […] La realizzazione di un parco archeologico-fluviale a Ficana, che sarebbe nei progetti del Comune, trarrebbe da questa opera la giusta promozione. ” (da OstiaInBici 002e3)
“L’attraversamento con un ponte ciclo-pedonale strallato o altra forma di attraversamento inserita in un contesto di parco e di attrazione, una chiatta ad alimentazione pulita con un punto di ristoro e di assistenza, sono solo degli esempi di come un tale snodo possa diventare un trampolino di rilancio per tutta l’area.” (da OstiaInBici 002e4)
2008
Nel 2008 prende forma dal basso il “Progetto di rete ciclo-turistica e di mobilità alternativa ciclabile e fluviale ed infrastrutture” (da OstiaInBici 002e41, 002e42, 002e43)
Nello stesso anno c’e’ la seconda edizione della TevereInBici dal mare alle sorgenti. Dalla padella alla brace, dopo l’Ostiense quest’anno e’ il turno della Colombo. “I cicloturisti dopo un breve saluto presso il municipio percorreranno il lungomare e dopo aver attraversato la pineta procederanno lungo la Cristoforo Colombo fino al Torrino e all’altezza di Tor di Valle entreranno finalmente sulla pista ciclabile“. (da OstiaInBici 002f)
In una foto dall’album, si vedono le staccionate alla fontanella del Ponte Romano. Oggi del tutto assenti. Che sia il futuro destino anche di quelle attualmente collocate nel tratto di Fiumicino?
(dall’album Tib2008)
Alla fine dell’anno, viene pubblicato su Wikilock un percorso MTB lungo l’argine sinistro, oltre il GRA di Mezzocammino.
2009 e 2010
2009: Per mantenere l’attenzione sul progetto della ciclabile fino al centro di Roma, l’argine in riva sinistra rimane la meta di giornate in bici (da OstiaInBici)
A gennaio 2010, un articolo annuncia il “Via libera della giunta al prolungamento della ciclabile del Tevere Sud, che collegherà Roma a Fiumicino, passando lungo la riva destra del Tevere. Più di 12 km per un costo di 1,7 mln, lavori prima dell’estate”. (da laRepubblica_003 e OstiaInBici)
I costi sono rimasti gli stessi, ma i km più che dimezzati. Si parla ora di 12km, quelli che servono per raggiungere il confine con Fiumicino alla Nuova Fiera di Roma.
Nasce la polemica sulla opportunità di investire tanti soldi su un percorso considerato puramente ludico, ritenuto lontano dalle necessità della capitale. L’orizzonte delle ciclovie e dei grandi assi di mobilità lenta è ancora lontano. Una parte della cittadinanza vorrebbe dare priorità alle rete ciclabile locale, purtroppo ancora fortemente inadeguata (quando del tutto inesistente).
Il tratto finanziato Mezzocammino-Fiera di Roma compare finalmente in una piantina, all’interno del Piano Quadro della Ciclabilità del Comune di Roma del marzo 2010, il documento con il quale “la città di Roma esprime la chiara volontà di promuovere tutte quelle azioni virtuose necessarie per il miglioramento dell’aria e dell’ambiente e quindi della qualità della vita”. (da iloveroma_004)
Nel documento si parla di “Cicloturismo, rete ecologica e corridoi verdi”. Nel Piano, in forma assolutamente innovativa, è stata integrata l’essenza del sistema ambientale (rete ecologica) col sistema antropico della mobilità. Sfruttando percorsi esistenti nelle ville, nei parchi, nei giardini e nelle zone agricole, e la struttura della rete ecologica, lungo i fossi e i canali, è stato definito un vero e proprio “sistema infrastrutturale ambientale” utile sia a rafforzare la rete ciclabile finalizzata agli spostamenti sistematici per motivi di lavoro, sia ad offrire un sistema competitivo per il cicloturismo, la valorizzazione di aree naturali protette e le aziende agricole presenti sul territorio di Roma.
Il Piano individua la possibilità di programmare una serie di percorsi ciclabili adiacenti ad alcuni fossi, torrenti o canali facenti parte del territorio comunale. È inoltre verosimile avere un risparmio sui costi di realizzazione creando, dove possibile, delle piste in terra battuta o stabilizzata con la possibilità di evitare la realizzazione di cordoli, parapedonali, attraversamenti viari ecc. e, non ultimo il superamento dei contenziosi con la cittadinanza in fase di pianificazione e realizzazione su realtà viarie già consolidate. Queste “infrastrutture naturali” presenti nel territorio del Comune di Roma, facenti parte nella quasi totalità al reticolo idrografico del Fiume Tevere e del Fiume Aniene, spesso attraversano zone di notevole pregio paesaggistico, hanno carattere funzionale di collegamento delle aree periferiche verso il centro della città, e non ultimo godono di percorsi sicuri e lontani dal traffico cittadino. Il piano si pone come obiettivo l’allineamento alla Comunità Europea in cui già molti paesi hanno avanzato e redatto programmi e studi di fattibilità più o meno complessi sullo sviluppo di reti ciclabili. Tali paesi europei hanno prestato particolare attenzione al territorio anche attraverso la realizzazione di veri e propri Corridoi Verdi, con il molteplice obiettivo di coniugare mobilità sostenibile, riqualificazione ambientale, turismo sostenibile. Da sottolineare infine l’importanza che tali corridoi possono avere nel comune più verde d’Europa, con la maggiore superficie agricola e con la presenza di numerosi siti archeologici come è il territorio di Roma. Interessante inoltre la possibilità di creare un meccanismo in grado di influenzare lo sviluppo economico e tutelare allo stesso momento il territorio rurale, (promozione e vendita di prodotti agricoli da parte delle aziende agricole, l’offerta di accoglienza per “cicloturismo”).
La “Dorsale Tevere” viene descritta come “Pista realizzata in riva destra, su argini e banchine del Fiume Tevere. La pista assume valenza di penetrazione (radiale) nel tratto compreso tra Labaro e via del Foro Italico e nel tratto compreso tra Mezzocamino e Ponte dell’Industria, mentre assume valenza di tangenziale nel tratto compreso tra via del Foro Italico e Ponte dell’Industria.”
Nell’ALLEGATO T2 c’è la descrizione del “Corridoio Tevere”, 41,97 Km stranamente proposti controcorrente, dalla Nuova Fiera di Roma fino a Castel Giubileo: “Argine destro del Tevere (altezza Nuova Fiera di Roma) – Ponte di Spinaceto – Argine sinistro del Tevere – Ponte della Magliana – Lungotevere Magliana – Lungotevere degli Inventori – Lungotevere Pietra Papa – Lungotevere Papareschi – Lungotevere dei Papareschi – Lungotevere Artigiani – Lungotevere Portuense – Ponte Sublicio – Porto Ripa Grande – Lungotevere Alberteschi – Lungotevere Anguillara – Lungotevere R. Sanzio – Lungotevere Farnesina – Lungotevere Gianicolense – Lungotevere Vaticano – Lungotevere Castello – Lungotevere Prati – Lungotevere Mellini – Lungotevere Michelangelo – Lungotevere delle Armi – Lungotevere Vittoria – Lungotevere Cadorna – Via Capo Prati – Argine destro Tevere – Via del Baiardo – Via Vitorchiano – Castel Giubileo.”
Il progetto della “Pista Roma Fiumicino” compare in elenco come “finanziato” e prevede la realizzazione di 12,5km per un “Percorso Ciclabile sull’argine destro del Tevere dalla Nuova Fiera di Roma (confine comune di Fiumicino) fino al ponte di Spinaceto”.
L’ass.Ruotalibera inserisce il tema nel suo calendario annuale.
La Proto Ciclabile Tevere
Sempre dal 2010, il racconto di un gruppo di avventurieri che si spinge fino al mare lungo la “Proto Ciclabile Tevere”. La traccia costruita a tavolino segue intuitivamente la strada bianca sopra l’argine, ricalcando il percorso che diventerà, 8 anni dopo, la “Via al Mare”. Nei video realizzati in quella occasione, si può avere una idea delle difficoltà che si incontravano affrontando canneti e rovi, costringendo i malcapitati a dirottare sulla vicina Portuense, per bypassare i tratti impraticabili. (da Cicloappuntamenti_005)
Riva sinistra e ponte
Alcune associazioni in riva sinistra propongono un ponte ciclopedonale che connetta le sponde. “La realizzazione della pista ciclabile lungo l’argine destro del Tevere accrescerebbe l’isolamento, nel caso in cui non comprendesse anche la realizzazione di un ponte di collegamento con l’argine sinistro all’altezza di Acilia/Monte Cugno (comprendente la ricucitura con le località confinanti ed il parco fluviale). Il Ponte ciclopedonale di Monte Cugno, inserito nel Parco Fluviale omonimo, potrebbe diventare una importate meta per ciclo-amatori e ciclo-turisti oltre a rappresentare una ricucitura per la mobilità nell’area interessata. Sarebbe opportuno prevedere anche la realizzazione di un’area attrezzata con funzione turistico informativa, tenuto conto della prossimità all’aera archeologica dell’antica città di Ficana e per la possibilità di raggiungere la Fiera di Roma ed i nuovi insediamenti di Parco Leonardo con grande facilità, che ne accrescerebbero enormemente l’importanza e la multifunzionalità.” (dal PumsRoma_006)
Nella relazione tecnica del Piano Quadro della Ciclabilità di giugno 2011 si torna a parlare di corridoio verde e si accenna anche alla questione dell’ingerenza dei gazebo estivi nel tratto centrale. (dal PumsRoma_006)
Anche il Piano Quadro della Ciclabilità del 2012 conferma l’esistenza, almeno sulla carta, delle risorse per raggiungere il mare. Nella “Tavola di sintesi 5c sud ovest” vengono infatti indicati come finanziati i 12 km individuati due anni prima. Si intravvede il ponticello ciclo pedonale che dovrebbe superare il rio Galeria, posizionato prima del viadotto della Roma-Fiumicino nei pressi di Ponte Galeria. (da RomaCiclabile_007)
2013 – Il riscatto di Fiumicino
Nel 2013, dopo il blocco ai lavori imposto della giunta precedente, la Regione Lazio con il cambio di amministrazione ripristina il finanziamento e individua nell’AREMOL (Agenzia per la Mobilità della Regione Lazio) il soggetto che finanzierà il progetto da 1,7 milioni di euro, una volta che questo sarà trasferito alla Regione dal Comune di Roma. Viene immaginata la pista ciclopedonale su ambo i lati del fiume, prevedendo il loro collegamento mediante una passerella ciclopedonale all’altezza della Fiera di Roma, nel cuore della Riserva del Litorale. (da Rinnovabili_009 e Ostiatv_010)
Intanto, dal basso, il racconto di una esplorazione, ma appena superata Ponte Galeria “il percorso è ormai diventato impraticabile, la vegetazione è alta ormai più di un metro, pedalare è impossibile, vediamo le case davanti a noi (la Nuova Fiera di Roma), la fine della sesta tappa sembra vicina e non conviene tornare indietro, quindi decidiamo di aprirci un varco tra la vegetazione e scendere nel piccolo canale sotto di noi, è di cemento, asciutto e pulito, si pedala bene e speriamo di trovare una uscita comoda tra i campi” (il Grottambulo)
Nello stesso anno, il comune di Fiumicino decide di investire massicciamente sulla ciclabilità. “L’obiettivo è coprire tutti i 24 chilometri di costa con una sola, grande, pista ciclabile”. Un pezzettino del mosaico della futura Ciclovia Tirrenica. (da Ciclabile pedalando uniti Roma_011)
Il tema dell’attraversamento del fiume viene (ri)presentato dall’associazione Ostia in bici al Municipio XI. “Questo progetto è la fotocopia di quanto noi chiediamo da anni insieme a molte associazioni e comitati per il parco di Acilia -Ficana -Monte Cugno, con l’aggiunta del collegamento con l’altra sponda che potrebbe essere realizzato con un ponte o anche con una spesa molto inferiore con attraversamento a chiatta. Questa scelta darebbe anche la possibilità di unire la gestione delle strutture leggere e di accoglienza, ad esempio un ‘bicigrill’, direttamente sulla golena se non addirittura sull’acqua. Il progetto, oltre a creare occupazione, alleggerirebbe significativamente i problemi di mobilità nell’area di Acilia avvicinandola alla nuova Fiera di Roma e alla ferrovia Fiumicino-Roma. Ne risentirebbe in maniera benefica anche il traffico sul ponte della Scafa e verrebbero anche ad essere collegati i quartieri da Dragona a Centro Giano ad Acilia fino all’Infernetto.” (estratto da OstiaTv)
2014 – Regione o Comune?
Passa un altro anno, ma la via verso il mare rimane un sogno. Sembrerebbe che “i fondi non possono essere trasferiti al Comune ma debbono essere impiegati direttamente dall’Agenzia Regionale per la Mobilità del Lazio – AREMOL. Per questo la Regione ha chiesto al Comune di affidargli la realizzazione del progetto. Nel dare corso a tale procedura, il Comune si è reso conto che la precedente amministrazione, pur non avendo la disponibilità di finanziamento, aveva affidato i lavori tramite bando pubblico. Di fronte a questa complicazione, il Comune si era preso l’impegno a sbrogliare la matassa per consentire l’affidamento del progetto ad AREMOL. Fino ad oggi ciò non è avvenuto nonostante le numerose sollecitazioni della Regione”. Non si vede “nel Comune l’interesse, l’impegno e la capacità di gestire e risolvere positivamente la problematica esposta. È un peccato perché i soldi ci sono e i lavori potrebbero essere avviati”. (da Ciclabile pedalando uniti Roma_012)
A forza di rimandare, il fondo di 1.700.000 di Euro rifinanziato nel 2013, nel frattempo si “alleggerisce” di 400.000 Euro per spese non meglio definite. (da InbiciperRoma_013)
Il comune di Fiumicino, dal canto suo, comunica che a Settembre 2014 “inizieranno i lavori per il tratto di loro pertinenza, da Parco Leonardo al Mare”. (da Ciclabile pedalando uniti Roma_014)
2016 – la petizione
Nel 2016, per sollecitare le amministrazioni a riprendete in mano la questione, viene lanciata online la petizione “prolungare la ciclabile fino al mare_015”.
Proseguono i rimpalli tra la Regione e il Comune: “A causa dell’incapacità e dell’inerzia del Campidoglio, la Regione Lazio ha definanziato l’intervento per la pista ciclabile percorso ciclopedonale sugli argini del fiume Tevere riva destra tra il Grande Raccordo Anulare e Fiumicino. Una sconfitta per Roma che non deve passare inosservata in un momento in cui i ciclisti non hanno aree e spazi adeguati per circolare. La vicenda è paradossale e denota tutta l’incapacità degli amministratori capitolini, che si è lasciata sfuggire una grande occasione per realizzare un progetto di mobilità alternativa. Infatti, per realizzare la pista, tra il 2007 ed il 2008 vennero impegnati oltre 1 milione 700 mila euro, ma quasi mezzo milione andò in perenzione prima nel 2009, poi nel 2012, e non venne mai recuperato a causa della mancanza della consegna della documentazione richiesta comprovante l’effettiva realizzazione dell’intervento. In seguito venne data una nuova opportunità al Comune, con lo stanziamento di 600 mila euro tra il 2013 ed il 2014, ma la metà tornò presto al mittente perchè il Campidoglio non presentò la rendicontazione, un altro pastrocchio della giunta dell’ex sindaco Marino. Infine, non avendo il comune mai avviato i lavori, la regione ha definanziato l’intervento”. (da Onlinenews)
Dopo il tentativo nel 2010, riprendono le esplorazioni, anche stimolate dall’avanzamento del comune di Fiumicino, la cui pista è arrivata a un km da Parco Leonardo. Il tratto dell’argine soffocato dalla vegetazione è lungo meno di 1 km, evitato sfruttando la Portuense. (da Salvaiciclisti_016)
All’interno del Piano Mobilità Lazio (che non si riesce a datare), tra gli interventi previsti è menzionato anche quello della “Pista Ciclabile Roma Fiumicino”.
(mareggiata alla darsena di Fiumicino, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
2017
Riaperto il corridoio
Durante i lavori presso l’Episcopio di Porto (episcopio_post1, episcopio_post2, episcopio_post3), a gennaio del 2017 viene rinvenuta una stele commemorativa. “Il monumento funerario risale al 1898 ed è spuntato tra i rovi accanto al Tevere in un’area compresa tra Parco Leonardo e Fiumicino, a pochi metri dalla pista ciclabile in costruzione.” (da Ostia News_017)
Sui social si intensificano i riferimenti ai lavori in corso. Se Fiumicino sta lentamente risalendo il fiume… perche’ non andargli incontro partendo da Roma? Dopo anni di chiacchiere, e’ il momento di mobilitarsi dal basso. Sopralluoghi, esplorazioni, lavori di sfalcio e pedalate di gruppo, sanciscono il desiderio incontenibile di raggiungere il mare. E’ la Primavera Tiberina, nell’anno del signore 2017. (da Salvaiciclisti post_018, post_019 , post_020, post_021; da VCT post_022, post_023, post_024, post_025 ; da Ciclabile pedalando uniti Roma_027 )
Un video girato ad aprile mostra le immagini della traversata completa da Mezzocammino a Fiumicino. Una curiosità: nella seconda parte, è possibile vedere il tratto di Fiumicino prima della realizzazione della passerella in legno e del ponte, in prossimita’ dell’Episcopio di Porto. (post da VCT_028)
Per rendere il percorso più scorrevole, i cittadini si muovono a pulire i tratti soffocati dalla vegetazione. La via viene riaperta. (post_029; da VCT post_030, post_031, post_032, post_033, post_034, post_035, post_036, post_037). In un video tra i tanti, il lavoro di bonifica appena superata l’ansa di quello che diventera’ il Belvedere Galeria ( post da VCT_038).
La notizia si diffonde su internet: sale il numero di ciclisti (da soli o in gruppi organizzati che si spingono fino al mare (post_039; da VCT post_040 e post_041); esce anche un trafiletto su laRepubblica_042.
(dopo il video di giugno_043, quello pubblicato a luglio 2017 e condiviso su VCT_044)
Le gesta immortalate sui social creano entusiasmo, si allarga il giro delle persone interessate a dare una mano. Tra le tante, prende forma la proposta di celebrare questi luoghi con un nome evocativo…. la “Regina Ciclarum”. Parallelamente viene creato uno spazio online che possa tesorizzare la valanga di preziose informazioni che girano su Facebook, dove invece tutto scorre e si perde (da VCT post_045, post_046, post_047, post_048, post_049). Si decide di puntare, in via sperimentale, sull’architettura dei forum (pensata per il confronto collettivo), e senza sprecare energie per crearne una da zero, ci si appoggia ad uno preesistente, creando una sezione dedicata e dando cosi’ il via al progetto “Regina Ciclarum”. Il forum, con 48 topic e 170 post, diventera’ uno strumento fondamentale per strutturare piu’ avanti il sito della Regina.
Officina di idee
I sei mesi da agosto 2017 a gennaio 2018 sono una fucina di idee. E’ tempo di far conoscere il percorso ciclabile in tutta la sua estensione, attirando verso il mare gli abituali frequentatori del tratto metropolitano. Il 4 agosto viene quindi elaborata la traccia integrale, attraverso la quale sarà possibile, tre giorni dopo, pubblicare il percorso completo di 55km su Youtube con la ricostruzione in 3D a volo d’uccello. E’ il battesimo del mito: prima era una semplice ciclabile…. ora è la Regina! (post su VCT_051)
Si comincia a pensare ad una mappatura (da VCT post_052, post_053) e si partecipa alla prima edizione della campagna “NO2 no grazie” ( da SIC post 054 e da VCT post_055). Un altro capitolo e’ invece dedicato alla realizzazione di una postazione contapassaggi per quantificare i flussi lungo la ciclabile (da VCT post_056, post_057, post_058, post_059, post_060, post_061).
Con le proposte dei pannelli informativi orientati ad approfondimenti tematici ed interpretazioni creative, prendono forma le “Terre della Regina” (da VCT post_063, post_064, post_065, post_066, post_067, post_068, post_069, post_070, post_071, post_072 ). Tra queste, anche le bozze che propongono la definizione di quattro tratti:
- “le Terre del Nord” (dal GRA di Prima Porta a Ponte Milvio, 11km nel verde)
- “Roma, la città eterna” (da Ponte Milvio a Trastevere, 10km lungo il centro storico)
- “I Campi Elisi” (da Trastevere al GRA Mezzocammino, 12km nelle campagne di TordiValle)
- “La Via al Mare” dal GRA Mezzocammino fino al mare di Fiumicino, 22 km lungo il Parco Fluviale del Tevere
Le “Terre Estreme” dalle sorgenti romagnole ai confini di Roma, gia’ ampiamente eplorate da Igino Stefani e Tommaso Grasso dei Volontari DIT, sono ancora territori remoti, ma i primi semi vengono piantati (post su VCT_074).
Si comincia a ragionare sulle diverse categorie di frequentatori, a partire dai pattinatori (post su VCT_075) e ci si confronta sul maccheronico neologismo “Ciclarum” (tra i commenti in un post su VCT_076).
Per confrontarsi e coordinarsi dal vivo sulle attivita’ da mettere in campo, si organizzano incontri aperti alla cittadinanza (da VCT post_077, post_078, post_079, post_080, post_081, post_082, post_083 ), con un occhio anche al nascente Sentiero Pasolini ( post su Sentiero Pasolini_084; da VCT post_085, post_086, post_087, post_088 con il report del I incontro pubblico_089 089b e del II incontro_090 ).
Per diffondere la conoscenza e la fruizione di questi luoghi, prende il via l’organizzazione di un calendario mensile di attivita’:
- settembre: Mareggiata a Pedali (post_092, da VCT post_093, post_094, post_095, post_096)
- ottobre: Foro Regino (da VCT post_097, post_098, post_099, post_100, post_101, post_102, post_103 )
- novembre: Cuore di Tevere nella riserva (da VCT post_104, post_105, post_106, post_107 )
- dicembre: Discesa di Natale seguendo i volontari DIT (da VCT post_108, post_109, post_110, post_111, post_112, post_113, post_114)
- gennaio: luoghi segreti nelle Terre del Nord (da post VCT_115)
Il servizio di Presa Diretta andato in onda a Gennaio su Rai Tre offre l’occasione per un realizzare un quiz dedicato alle Terre della Regina (post da VCT_117).
Le riunioni all’interno dei VCT, chieste e organizzate dai nuovi arrivati per valorizzare le iniziative in atto, fanno pero’ emergere una serie di divergenze che culmineranno nella scissione del febbraio 2018. I fuoriusciti fonderanno di lì a poco i Gatti della Regina: un gruppo Facebook e questo sito. Il sito in particolare, prendera’ forma ereditando il materiale temporaneamente accumulato nel forum.
La rete di contatti, le visioni e le iniziative formulate nei mesi precedenti costituiranno il punto di partenza di un nuovo approccio. L’esperienza ha infatti evidenziato la trasversalita’ di interpretazioni che interessano questi territori: a piedi, sui roller, in canoa, in bici o con le scarpe da ginnastica, per svago o per allenamento, con o senza passeggino al seguito, in cravatta o prendisole…… Una complessità difficile da riassumere se non puntando su un soggetto completamente estraneo: appunto, i Gatti!
Sempre nel 2017 viene presentato il PUMS, il nuovo nome assegnato al piano strategico con cui il Comune prova a sviluppare una visione di sistema della mobilità. Nella lista delle buone intenzioni continuano ad essere presenti i 12 km tra Mezzocammino e la Fiera di Roma. (dal PUMS)
Nello stesso anno viene siglato l’accordo per la realizzazione della Ciclovia Tirrenica che dalla Liguria scenderà fino a Latina (da Primalariviera).
Aggiornamenti
2018
Nel 2018 viene redatto il progetto esecutivo (post). Il ponticello nei pressi di Ponte Galeria sembrerebbe stato depennato.
Lo stesso anno esce un articolo che prova a fare il punto della situazione. “La storia è lunghissima, tutta alla romana. La prima delibera sul prolungamento della pista ciclabile del Tevere Sud risale addirittura al 2010. “In bicicletta fino al mare” era lo slogan, ovvero da Mezzocamino a Fiumicino, 12 chilometri e mezzo per un costo di 1,7 milioni di euro, finanziato in gran parte dalla Regione. I lavori, si diceva, sarebbero dovuti cominciare entro l’estate di quell’anno. « Si tratta di un progetto di grandissima rilevanza » , spiegava l’assessore all’Ambiente della giunta Alemanno Fabio De Lillo Ma quei soldi non vengono spesi, manca un progetto esecutivo, il finanziamento tre anni dopo viene revocato. A otto anni dalla prima delibera l’intenzione è quella di andare avanti. Ma il progetto è vecchio e va rivisto. « Dobbiamo definire il piano finale del nuovo tratto della ciclabile verso il mare — spiega l’assessore alla Mobilità della giunta Raggi Linda Meleo — Abbiamo già avuto delle riunioni e pensiamo di poter arrivare a qualche risultato in autunno, è un progetto in cui crediamo». Passiamo alla Regione. «Noi vogliamo completare questo tratto — afferma Cristiana Avenali, con la delega per i Contratti di fiume della Pisana — tanto è che è stato inserito all’interno del progetto nazionale della ciclovia tirrenica. Con il Campidoglio e Fiumicino abbiamo un tavolo di lavoro aperto per la riprogettazione». « Mentre il piano della ciclabilità di Roma Capitale per centinaia di chilometri è fermo — attacca il dem Athos De Luca — è necessario che Roma Capitale presenti con urgenza il progetto da finanziare ». (da laRepubblica)
2019
Ciclovia Tirrenica: A novembre del 2019, sul sito della Regione Lazio compare la notizia di 4 milioni di euro per il completamento della Roma Fiumicino. “Ciclovia Tirrenica: intesa raggiunta in settimana tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lazio, Regione Toscana e Regione Liguria. Il documento sottoscritto prevede la ripartizione dei 16 milioni di euro attualmente disponibili e consentirà la realizzazione del primo lotto funzionale in ognuna delle tre regioni. Al Lazio saranno destinati 4 milioni di euro: risorse che consentiranno il completamento della ciclovia nel tratto tra Roma e Fiumicino. La ciclovia rappresenta un obiettivo strategico per tutto l’asse tirrenico, un progetto che finalmente è pronto a muovere i primi passi grazie a un proficuo confronto e allo spirito di collaborazione istituzionale che ha animato tutte e tre le regioni interessate.” (dalla RegioneLazio_119; il pdf dell’accordo interregionale, scaricabile anche dal sito Fiab)
2020
- Ciclovia Tirrenica: La scadenza del dicembre 2020 entro cui la regione capolista Toscana doveva presentare il piano generale della ciclovia Tirrenica, è slittata causa Covid ad agosto 2021.
- Piano Regionale della Mobilità ciclabile Lazio 2020: “Con questo documento la Regione Lazio definisce un primo scenario ed una strategia di sviluppo della mobilità ciclistica regionale”; a pag 59 un capitolo dedicato a “la ciclovia del Tevere e il progetto della Regina Ciclarum: “[…] Alcuni volontari hanno dato vita alla parte restante del progetto denominato “Regina Ciclarum”, pulendo e dotando di cartelli la prosecuzione della Dorsale Tevere Sud, per collegarla poi alla ciclabile di Fiumicino da poco nata. la Regina Ciclarum è una strada lunga 55 chilometri che parte dalle campagne di Prima Porta e arriva fino al mare di Fiumicino, in quattro tratti: “Le terre del nord”, la “Città Eterna”, “I Campi Elisi” e “La via al mare”.” (il pdf è scaricabile a questa pagina, nella sezione “mobilità ciclabile”; segnalato sui social)
- 12 agosto 2020: Con il Decreto Ministeriale n. 344 del 12/08/2020 il ministero delle infrastrutture e trasporti autorizza l’impegno ed il contemporaneo pagamento a favore del Comune di Roma per un importo pari ad € 6.555.031,69 per l’anno finanziario 2020. segue…
2021
- sbloccati i 4 milioni? post
- i 6 milioni stanziati nel 2020, vengono destinati al tratto Mezzocammino-Fiumicino? segue…
2022
- PUMS: Nel PUMS approvato a febbraio 2022, viene menzionato il percorso in sponda sinistra tra Mezzocammino e Ostia (post);
- Italia in bicicletta: a maggio la Via al Mare compare nel primo volume della collana “Italia in bicicletta” LaRepubblica-National Geographic;
- varie: 20 sett: una Ciclabile da Colosseo a Ostia (post); 30 settembre: “a Ostia Antica, i 55 mila metri quadri adiacente al parco archeologico verranno collegati tra loro con un percorso didattico e culturale che dal fiume conduce sino ai resti romani” segue…;
- delibera 4 milioni: ad ottobre esce la delibera sullo stanziamento di 4 milioni per la Ciclovia Tirrenica. I fondi sono però destinati al comune di Fiumicino. Il tratto Mezzocammino-Parco Leonardo, di competenza del Comune di Roma, è tornato nel limbo? segue…
- 16.12.22: 6 milioni da Tor di Valle a Parco Leonardo, presentati al convegno “Roma riparte pedalando, La bici connette la città” segue…
2023
- il Giubileo 2025 prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro per ufficializzare il tratto da Mezzocammino a Parco Leonardo. L’intervento N. 118 “Ciclovia Turistica Tirrenica: tratto Roma – Fiumicino” interessa 12 Km, collegando la pista ciclabile Castel Giubileo – Tor di Valle (Dorsale Tevere) alla pista ciclabile in parte già realizzata nel Comune di Fiumicino. segue…
Extra
Riserva del litorale
> La Riserva Naturale Statale Litorale Romano abbraccia un territorio di 15.900 ettari che si estende sulla costa, dalla marina di Palidoro a Nord fino alla spiaggia di Capocotta a Sud. segue...
La Via al Mare
> La “Via al Mare” è il tratto terminale della futura Ciclovia del Tevere. Inizia dove termina la ciclabile ufficiale, sotto il ponte G.R.A. di Mezzocammino, e prosegue lungo la riva destra del fiume fino al VecchioFaro di Fiumicino, davanti all'OceanoMare.
segue...
Il progetto ReginaCiclarum
> Il progetto ReginaCiclarum coinvolge il Tevere e i suoi territori, dalle sorgenti al mare, ad immaginare quella che sarà la futura Ciclovia Fluviale Tiberina. Quattro regioni attraversate, 400 chilometri e una moltitudine di geografie culturali e paesaggi umani da raccontare attraverso un sito, giornate aperte al territorio, attivita' di rigener-azione, approfondimenti tematici, .... segue...
PAI e PS5
> Per riavvicinare i romani al fiume, all'interno della riserva del litorale romano, il piano di bacino prevede già dal 2009 ciclabili su ambo le sponde, punti di accesso, ponti di attraversamento, pontili galleggianti e parchi di affaccio. segue...
Parco Nazionale del Tevere
> L’italia è prima in Europa per corsi d’acqua. Tra loro un solo fiume-mare, con Capitaneria di Porto a Fiumicino, il nostro Tiberinus, il Tevere. A quando l’istituzione del Parco Nazionale Tiberino? segue... (lago di Corbara nel parco fluviale del Tevere, quarta tappa della futura ciclovia, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )
Storia della futura Regina
> La storia della futura Regina Ciclovia Tiberina, dalle sorgenti al mare a ritroso nel tempo, seguendo le esplorazioni anno dopo anno segue...
Finisterre Tiberine
> la trilogia Gattesca dedicata alle Finisterre Tiberine, termine della futura Regina Ciclovia Tiberina. Riserva del Litorale, Foce, VecchioFaro, Idroscalo, ... quanti tesori intrappolati nella maledizione della LunaNera? Aiutateci a raccogliere memorie e visioni perché questi luoghi tornino a vivere! segue...
La Storia lungo il Tevere
> Il recupero della memoria dei luoghi e delle persone che hanno vissuto in compagnia del fiume millenario. segue...
Qua la zampa
>Le Terre della Regina invocano la partecipazione di tutti noi. Condividi le tue visioni, seguici nelle giornate in calendario, aiutaci a portare avanti i progetti di recupero e diffusione della futura Regina Ciclovia Fluviale, il percorso verde lungo il Tevere (ma prima leggi le raccomandazioni a terra e in acqua).
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